L’Ucraina inserisce Al Bano nella lista nera: “Minaccia per la sicurezza nazionale”

L'Ucraina inserisce Al Bano nella lista nera: "Minaccia per la sicurezza nazionale". La lista nera in questione è compilata e aggiornata dal ministero della Cultura in base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale dell'Ucraina, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali.

Secondo quanto fa sapere l’agenzia russa Interfax, il ministero della Cultura ucraino ha inserito anche il cantante Albano Carrisi (Al Bano) nella lista degli individui che considera una minaccia alla sicurezza nazionale.

La lista nera in questione è compilata e aggiornata dal ministero della Cultura in base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale dell’Ucraina, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali.

Al Bano e Romina Power negli anni Ottanta e Novanta erano famosi anche in Unione Sovietica. Arriverà una replica da parte dell’artista di Cellino San Marco?

Tra i brani più famosi della coppia ricordiamo Felicità, che si classificò al secondo posto del Festival di Sanremo del 1982. Due anni dopo vinsero la kermesse canora di mamma Rai con il brano Ci sarà e poi arrivarono altri successi come Libertà, Nostalgia Canaglia e Cara terra mia (Al Bano e Romina Power: una storia d’amore lunga 48 anni. Le foto più belle).

La scomparsa della primogenita Ylenia (nata il 29 novembre 1970), però causò una specie di rottura (i due altri 3 figli, Yari Marco del 1973, Cristèl del 1985 e Romina Jr. Jolanda del 1987).

“Fino a prova contraria lei è viva come tante altre ragazze che nel mondo svaniscono misteriosamente. Non capisco come si trovino cure per le malattie e non si fermi questo fatto che rapiscono le ragazze. Soprattutto in città dove succede di frequente”, ha dichiarato recentemente la Power.

Un altro guaio per Carrisi dopo quello accaduto la scorsa estate. Polemiche a luglio 2018 per il concerto a Rimini che è stato annullato dopo il soundchek pomeridiano. I due artisti avevano capito che non sarebbero stati pagati, così è saltato tutto.

“Siamo stati truffati, era una trappola: mai successo nulla di simile in 50 anni di carriera […] Abbiamo provato in tutti i modi ad andare sul palco per rispetto dei fan, ma quando è stato chiaro che, oltre a noi, nemmeno i tecnici e gli operai sarebbero stati pagati dagli organizzatori, abbiamo deciso di annullare il concerto. Ci dispiace, perché sono arrivati fan da tutta Italia, persino dalla Russia, ma purtroppo si è rivelato tutto una trappola”, ha dichiarato Al Bano.