Il videoclip diventa un’opera d’arte

Il videoclip musicale è diventato ufficialmente un'opera d'arte. A conferire quest'importante riconoscimento è stato il Ministro della Cultura Dario Franceschini con la firma del decreto che permette ai videoclip di usufruire dei benefici della tax credit.

“I video musicali  hanno interpretato e interpretano al meglio l’immaginario popolare – ha spiegato Franceschini – facendo sognare intere generazioni e sono delle opere d’arte.

Per questo non c’era motivo di escluderli dalle agevolazioni fiscali previste per le categorie artistiche e frutto dell’ingegno.

Quindi, ho corretto un mio errore – continua il ministro – ho firmato il decreto che riconosce a questo specifico prodotto audiovisivo i benefici del tax credit, perché non c’è dubbio che il videoclip sono arte e creatività.”

Grazie a questa decisione viene superato il concetto, definito dalla legge n. 220 del 14 novembre 2016, per cui i videoclip venivano considerate solo opere a “carattere promozionale di un artista”.

La petizione in favore dei videoclip degli artisti

A convincere il Ministro della Cultura ad includere nel decreto i videoclip è stata la petizione portata avanti dalla Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana), e da IMAGinACTION, il Festival internazionale dedicato ai videoclip musicali, in collaborazione con diversi artisti musicali e non solo.

Tra questi spiccano Fiorello, Antonello Venditti, Edoardo Bennato, Federico Zampaglione, Gianna Nannini, Gino Paoli, Giovanni Allevi.

“Questa lunga battaglia è vinta – afferma Stefano Salvati, regista di oltre 300 videoclip e direttore artistico di IMAGinAction, principale portavoce della petizione – E pensare che fino ad oggi noi registi di videoclip eravamo considerati al pari dei registi di video porno.

Ricordiamoci che su 100 video che si vedono in rete 95 sono videoclip – aggiunge Salvati – questa è la forma d’arte più seguita dalle nuove generazioni”.

La decisione di Franceschini è stata apprezzata anche dal MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, che propose questa iniziativa già nel 2013 all’interno del Premio Italiano Videoclip Indipendente.

Proprio per ringraziarlo del riconoscimento, il ministro è stato invitato alla prossima edizione della manifestazione che si terrà a Faenza dal 2 al 4 ottobre 2020.

“Video killed the Radio Star”: qual è stato il vostro primo videoclip?

Concordiamo con il twett di Fiorello, che ha accolto la notizia con un “Evviva! W i videoclip! W la musica!”, e speriamo nell’avvento di una nuova era del videoclip nel nostro paese.

Gli artisti emergenti, infatti, hanno bisogno di tornare a credere nella potenza del video musicale in quanto traino di un brano di successo.

Perché, come la generazione Mtv ci insegna, “Video killed the the Radio Star”. E voi ricordate qual è stato il primo videoclip che avete visto?