XGiove: “Torniamo dove abbiamo lasciato il cuore” – video

XGiove si raccontano nella nostra intervista, pronti ad un'estate ricca di live e palchi importanti. Ecco cosa ci ha rivelato la band.

XGiove è la miglior Band Emergente al Tour Music Fest 2022 e il 26 maggio ha pubblicato il nuovo singolo “Il cuore sul cortile”. La band è composta da: Nicolò Buccioni (voce e fisarmonica), Ludovico Bartolozzi (tastiere), Federico Piermartire (batteria), Giacomo Strappa (chitarra elettrica) e Andrea Massetti (basso). Ecco cosa ci ha raccontato Giacomo dei prossimi progetti dei XGiove e dei prossimi opening act a supporto di artisti del calibro di Zucchero, Caparezza. E ancora LitfibaBandabardòGabry Ponte.

Ciao Giacomo! Oggi ti hanno lasciato da solo in rappresentanza di tutta la band…

Si oggi sono il portavoce, li saluto altrimenti si arrabbiano se non li saluto (ride).

Raccontiamo la composizione dei XGiove, tu sei sempre il portavoce? Chi è il frontman? Oppure siete tutti dei frontman?

Sono il portavoce ogni tanto, il frontman è Nicolò. Lui è la faccia del gruppo.

Avete pubblicato a fine maggio il nuovo singolo “Il cuore sul cortile”, raccontaci la sua genesi…

L’abbiamo scritta tempo fa, quest’anno gli abbiamo dato un vestito diverso. Abbiamo voluto trattare il tema dell’addio e del ritorno. Tornare lì dove abbiamo lasciato il cuore, il posto che abbiamo amato. Ma anche tornare sui nostri errori e imparare dalle esperienze. Ogni insegnamento della vita lo mettiamo in una valigia che ci fa scegliere chi essere.

Il cortile è quel luogo dove siamo cresciuti, luogo di amicizia e amore…

Esattamente. Per noi è stato il cortile dove abbiamo iniziato a dare i primi calci ad un pallone.

Pensavo al cortile dove avete iniziato a suonare…

No noi all’inizio eravamo molto legati al calcio. Tutt’ora siamo molto tifosi.

Che squadre tifate?

Io Inter, gli altri Juve, Milan…

Com’è la divisione del lavoro fra voi?

Il nostro è un lavoro di gruppo. In sala prove ci riuniamo e parliamo di quello che ci succede nella vita. Da lì nascono delle idee che poi diventano canzoni.

Avete sulle spalle concorsi e premi importanti. Questo come vi fa sentire quando poi dovete affrontare un nuovo concorso, delle sfide nuove?

Ogni volta che ci presentiamo a concorso ci andiamo con molta leggerezza. Per noi suonare è un divertimento anche per competizione. Non andiamo mai con lo spirito guerrigliero. Ogni volta è stato bello il rapporto che si è creato con gli altri artisti. La cosa fondamentale è andare con la leggerezza per farti stare tranquillo, ovvio la competizione c’è sempre. Diamo sempre il massimo divertendoci.

Parlando di sfide avete davanti a voi opening act di artisti molto importanti…

Sì! Il 10 giugno apriremo il concerto di Zucchero

Come vi fa sentire calcare un palco che a sua volta verrà calcato da uno dei più grandi big della musica italiana?

Per noi è una soddisfazione e onore aprire il concerto di Zucchero. C’è un po’ di ansia, ma se riusciamo a trasformarla in energia sul palco sarà pazzesco.

Le altre date?

Suoniamo il 23 luglio a San Marino e poi… Non me le ricordo tutte (ride), ma sui nostri social c’è tutto il calendario.

A proposito di San Marino, avete partecipato al concorso “Una voce per San Marino” arrivando a un passo dal sogno Eurovision. Puoi raccontarci questa esperienza?

Una bellissima esperienza, siamo contenti di aver condiviso il podio con i vincitori di questa edizione che sono i Piqued Jack, che sono nostri amici da tempo. Abbiamo avuto modo di rapportarci a tanti artisti emergenti ma anche big e sono nate delle amicizie ed è bello al di là della competizione.

C’è qualcuno che vi ha dato qualche consiglio prezioso in quella occasione o in altre?

Mi ricordo che abbiamo parlato con Roy Paci e gli avevamo chiesto come combatteva l’ansia pre-palco e lui ci disse di pensare agli arrosticini (ride).

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Attualmente le band stanno avendo un nuovo slancio ma faticano a trovare il loro posto nel mercato. Secondo te perché?

Una domanda difficile, c’è stato un momento in cui l’artista solista è diventato più importante per gli ascoltatori, non so se questo è per “colpa” dei talent che hanno sfornato artisti singoli principalmente. La causa forse sta lì. Manca il legame che si aveva con un gruppo, siamo nell’era della musica liquida. Adesso è più facile ascoltare e poi abbandonare, non ci si lega più tanto ad un artista o ad una band.

L’estate è alle porta, qual è la tua canzone estiva per eccellenza?

Summer on a Solitary Beach di Battiato.

Dopo l’estate cosa accadrà?

Stiamo lavorando a nuovi brani e l’idea è di far uscire diversi singoli e raggrupparli in un album in futuro.