Cos’è la musica Lo-Fi?

La musica Lo-Fi esplode alla fine degli anni '80 ed indica un vero e proprio sottogenere dell'indie rock e Hip Hop. Vediamo nello specifico di cosa si tratta e quali sono gli artisti appartenenti a questa corrente.

Nel corso della nostra vita molto spesso sentiamo parlare di musica Lo-Fi, e di solito si riferisce a della musica di nicchia. La musica Lo-Fi esplode alla fine degli anni ’80 ed indica un vero e proprio sottogenere dell’indie rock e Hip Hop. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Innanzitutto vediamo nello specifico cosa significa Lo-Fi. Questo termine altro non è che l’abbreviazione di Low Fidelity, in italiano, bassa fedeltà. Con questa parola si indicano tutte le produzioni musicali povere realizzate con una strumentazione tecnica dalle basse qualità in fase di registrazione. Questo può avvenire per mancanza di fondi economici o per una scelta personale consapevole. Molti infatti sono i produttori musicali che decidono di produrre brani Lo-Fi volontariamente. In contrapposizione alla musica Lo-Fi c’è la musica standard definita H-Fi, ovvero high fidelity.

L’esplosione della musica Lo-Fi

Come anticipato sopra, la musica Lo-Fi esplode tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90. La sua caratteristica è quella di avere un suono “sporco” e non pulito come le classiche composizioni. La volontà di produrre in Lo-Fi oggi deriva dalla scelta estetica che si vuole dare al brano. Inoltre questa tipologia di suono fa parte dell’indie rock e dell’Hip hop.

Tra gli anni ’80 e ’90 tutto ciò è stato possibile grazie allo sviluppo tecnologico di strumenti di registrazione professionali che permettono di avere 4 tracce analogiche. Questi strumenti inoltre permettono di registrare all’epoca su musicassette e non su nastri a bobina come accadeva in quesgli anni. La musica Lo-Fi arriva prima all’estero con grandi artisti internazionali. Tra tutti ricordiamo Daniel Johnston, iTall Dwarfs e i Beat Happening di Calvin Johnson. E ancora Beck, Lou Barlow, Will Oldham, Guided by Voices, Vic Chesnutt, Sparklehorse, Liz Phair, Bill Callahan, Mountain Goats, Eels, Wavves, Sebadoh o Pavement.

Questo tipo di suono si adatta anche alla nuova scuola dell’hip hop che decide di abbracciarlo. Infatti proprio il genere della strada inizia a caratterizzarsi con bassi distorti e beat grezzi. Nel 2017 la musica Lo-Fi rifiorisce grazie al disco di XXX Tentacion “17” come riportato da Rockit.it. Tra i suoi brani lo-fi troviamo “Everybody Dies in Their Nightamare” e “Jocelyn Flores” che sono anche quelli più ascoltati.

Nel nostro Paese la lo-fi arriva intorno al 1991 con i Twenty Four Hours che con i loro primi due dischi ufficiali portano questo particolare sound alla ribalta. In Italia tra i producer più famosi c’è Wuf e i suoi pezzi sono ascoltati da milioni di utenti. Nell’intervista a Vice Wuf ha raccontato la chiave del suo successo.

È un modo di imporsi diverso. Non ti sto dicendo adesso ti metto qua quattro minuti di un pezzo tutto uguale e te lo devi sorbire. Ti metto la mia pillolina, perché alla fine ogni pezzo dopo due minuti ha detto quello che doveva dire. Se ti è piaciuto, ti ha fatto star bene, te lo riascolti. Sennò chiusa lì.

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Ha dichiarato Wuf a Vice.com