OMS: nuove linee guida

Come già annunciato nei giorni precedenti, l'OMS pubblica i suoi consigli aggiornati per supportare i Paesi che stanno considerando l'eliminazione delle restrizioni. Qui info e dettagli.

Lo aveva reso noto proprio qualche giorno fa il capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. Egli aveva infatti dichiarato: “Per supportare i Paesi che stanno considerando l’eliminazione delle restrizioni pubblicheremo i nostri consigli aggiornati”. Presto fatto, di seguito tutto quello che c’è da sapere.

Le dichiarazioni degli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Il capo dell’Organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus rende note i consigli strategici aggiornati per aiutare i governi a prendere decisioni, tra cui “sei criteri per i Paesi che stanno considerando di revocare le restrizioni”. E’ evidente che “il contagio accelera rapidamente, mentre diminuisce con lentezza“, e dunque anche le misure di contenimento devono essere graduali. Questo perché “ogni decisione deve essere basata sulla tutela della salute umana e su quello che si conosce del virus”. “Le mascherine non sono alternative al lockdown“, ha poi chiarito il direttore esecutivo dell’Oms, Mike Ryan, parlando del ritorno della gente al lavoro. “Non vogliamo che le persone debbano fare scelte difficili, pensando che indossare la mascherina sia la stessa cosa che stare a casa e riferire alle autorità che sei malato. E’ qualcosa a cui prestare attenzione”.

I dati aggiornati della diffusione del Covid-19 nel mondo (14 aprile ore 18:30)

  • Italia: Confermati 162.488; Guariti 37.130; Deceduti 21.067
  • Stati Uniti: Confermati 573.357; Guariti 44.207; Deceduti 23.649
  • Spagna: Confermati 172.655; Guariti 67.504; Decessi 18.150
  • Francia: Confermati 98.076; Guariti 27.718; Deceduti 14.967
  • Regno Unito: Confermati 93.873; Guariti – dati non pervenuti; Deceduti 12.107
  • Cina: Confermati 82.249; Guariti 77.738; Deceduti 3.341
  • Totale nel mondo: Confermati 1.942.360; Guariti 465.073; Deceduti 121.726

Cos’è l’OMS e chi ne fa parte

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS; in inglese World Health Organization, WHO), agenzia speciale dell’ONU per la salute, è stata fondata il 22 luglio 1946 ed entrata in vigore il 7 aprile 1948 con sede a Ginevra.

L’obiettivo dell’OMS, così come precisato nella relativa costituzione, è il raggiungimento da parte di tutte le popolazioni del livello più alto possibile di salute, definita nella medesima costituzione come condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto come assenza di malattia o di infermità. È membro del Gruppo per lo sviluppo delle Nazioni Unite. Ne fanno parte 193 paesi. L’attuale direttore generale è il già citato Tedros Adhanom Ghebreyesus. Laureato nel 1986 in Biologia all’Università di Asmara, Tedros ha conseguito nel 1992 la laurea specialistica in Immunologia delle Malattie Infettive della Scuola di Igiene e delle Malattie Tropicali dell’Università di Londra e il dottorato di ricerca nel 2000 all’Università di Nottingham.

Le nuove linee guida: 6 criteri da rispettare

Poiché diversi Paesi cominciano a pensare all’uscita dal lockdown per iniziare la fase 2, l’OMS fornisce una sorta di vademecum composto da 6 punti, che sostanzialmente però non aggiungono nulla di nuovo a ciò che già sapevamo.

  1. La trasmissione del contagio deve essere controllata;
  2. Le capacità del Sistema Sanitario devono essere in grado di “rilevare, testare, isolare e trattenere ogni caso e rintracciare ogni contatto”;
  3. I rischi di epidemia devono essere “ridotti al minimo in contesti speciali quali le strutture sanitarie e le case di cura”;
  4. Vanno messe in atto “misure preventive nei luoghi di lavoro, scuole e altri luoghi in cui è essenziale che le persone vadano”;
  5. I rischi di importazione di contagio devono essere gestiti;
  6. Le comunità devono essere pienamente istruite, impegnate ed autorizzate ad adeguarsi alla nuova norma.