2C2C, Cesare Cremoni racconta se stesso dalla A alla Z

Non un semplice best of, ma una grande raccolta ricca anche di brani inediti.

Basta aprire il cofanetto di 2C2C per rendersi conto che quello che abbiamo appena scartato non è un classico best of una semplice raccolta di successi

La definizione migliore la fornisce lo stesso Cremonini nel libretto introduttivo: “ Un forziere che contenga tutto il mio presente, il mio passato e una bella parte del prossimo futuro”. Una raccolta, o meglio un raccolto, gigantesco che comprende 6 brani inediti, tutti i successi più conosciuti, alcuni demo originali mai pubblicati, le rarities dimenticate, reinterpretazioni pianoforte e voce, live e brani strumentali. 

Insomma, tutto ciò che è necessario per avere una descrizione di chi è Cesare Cremonini e di chi è stato in passato

Lui stesso ammette “arrivati fin qui, devo sforzarmi di ricordare chi sono per andare avanti nella giusta rotta”.

Questo best of è un progetto che aveva in mente da tempo e ora che il materiale a disposizione è tanto, così come i suoi successi, era giunto il momento di raccoglierlo e riviverlo nel modo migliore.

Non è facile riassumere con una recensione così tanto materiale, ma volendo provarci, è il caso di proseguire in ordine partendo dal primo disco, quello che contiene i 6 brani inediti.

Al telefono” e “Se un giorno ti svegli felice” sono già due successi radiofonici. Il primo, musicalmente ricercato, ricorda in alcuni tratti sonorità di Lucio Battisti, specie nella parte strumentale. Il secondo è più vicino al mood che traspariva già in “Nessuno vuole essere Robin”.

Ma tra gli inediti forse il più particolare dal punto di vista compositivo è “How dare you”, un virtuosismo strumentale che potrebbe benissimo far parte della colonna sonora di un film.

Proseguendo, nei due dischi Best of Vol 1 e 2 sono contenuti quasi tutti i successi della carriera di Cesare, da “50 Special” a “Poetica”, 15 brani nel primo Volume e 17 nel secondo. 

Il disco Piano e Voce, invece, è quello dall’impatto emotivo più forte all’ascolto.  Le voci in sottofondo delle persone che cantano a squarcia gola durante i suoi live, mentre Cesare si accompagna con la sola voce e il piano, ti catapultano direttamente lì in quel presente.

Nel disco che contiene le Rarities troviamo invece versioni alternative dei grandi successi, appunto “rare”, come le demo originali. 

Infine l’ultimo disco, il più intimo forse, raccoglie i brani strumentali come “Linda e Moreno” un vero esercizio di stile per pianoforte diviso in tre parti  che va a concludere nel modo miglio quello che è il grande racconto di un artista che non ha smesso mai di crescere e maturare nella sua carriera solista.