Omar Pedrini e l’esibizione tagliata al Primo Maggio: ecco cos’è successo

Omar Pedrini e l'esibizione tagliata al Primo Maggio: ecco cos'è successo nel backstage dell'evento, come spiegato dallo stesso cantante attraverso un lungo post nella sua pagina ufficiale di Facebook. L'artista che sul palco ha cantato "Sole spento", la cover di "Redemption Song" e "Senza vento" ha visto la sua esibizione subire un taglio nella diretta televisiva.

Come succede ogni anno al Concerto del Primo Maggio a Roma (quindi ancora non è chiaro lo stupore) l’esibizione a ridosso della pausa e quindi del TG di Rai 3 spesso – meglio dire, al 99 per cento dei casi – viene tagliata. E così quest’anno è toccata a Omar Pedrini che sul palco ha cantato “Sole spento”, la cover di “Redemption Song” e “Senza vento”.

Peccato che in diretta su Rai 3 non sia andata in onda tutta la performance. Protesta dei fan sui social network e immediato l’annuncio dell’artista: un ritorno sul palco alle 22.30 per cantare il brano tagliato in tv. Alla fine però Omar non è mai tornato. Ha spiegato l’accaduto lo stesso cantante attraverso un lungo post nella sua pagina ufficiale di Facebook.

“Mi spiace aver saputo in serata che la Rai avesse tagliato la mia esibizione. Lì per lì non me ne ero reso conto. Mi dicono di commenti al veleno di tutti voi e vi capisco, so quanto grande sia la vostra passione per me. Il paradosso vero è stato che alla festa del lavoro non ho potuto condividere proprio la cosa che amo di più: il mio lavoro! Mi spiace non abbiate sentito le canzoni cantate da decine di migliaia di persone con me e Simone, davvero da pelle d’oca”.

Lui e Simone si erano preparati bene, sapevano che sarebbe stata una bella sfida esibirsi in acustico in un ambiente del genere. “Insomma tutto andava benissimo, ma la mannaia della Rai stavolta ha segato proprio me. Mi dispiace molto, non posso negarlo, ma noi in piazza siamo stati benissimo, il dispiacere era per voi che avete rinunciato ad uscire per stare ore ad aspettarmi, il dispiacere della mia principessa Emmadaria che aspettava a casa di vedere papà in tv”.

Poi però Massimo Bonelli gli ha chiesto di tornare sul palco e ha accettato inizialmente, ma quando ha scoperto che il tempo era solo di tre minuti ha deciso di rinunciare: “Tra gli scalpitanti Negrita e il dolce Ghali che mi avrebbe prestato un angolo del suo palco, vedendo i tecnici distrutti da giorni di lavoro che si lamentavano giustamente del lavoro aggiuntivo, sopportando l’attesa al freddo dietro il palco, per uscire a sandwich per pochi attimi, ho pensato che non fosse roba per me che non vivo per la televisione e ho sentito le forze abbandonarmi e il mio senso della dignità ferito“.

Non si tratta però di una polemica nei confronti del Primo Maggio, non a caso ha specificato di non prendersela né con gli organizzatori del Concertone, né con i sindacati: “Sono fiero di voi, siamo ormai un esercito e finché ci sarà fiato non smetteremo mai di vivere cantare e gioire insieme”.