Concerto Max Gazzè a Roma – 5 agosto: dove è, biglietti, scaletta e ospiti

Il tour di Alchemaya di Max Gazzè parte ufficialmente domenica 5 agosto dalle Terme di Caracalla di Roma, sua città Natale. La seria di concerti proseguirà poi il 7 agosto allo Sferisterio di Macerata, il 25 agosto al Teatro Antico di Taormina e il 2 settembre all’Arena di Verona.

Come arrivare e biglietti

Le Terme di Caracalla si trovano a 5 minuti a piedi dalla stazione della metropolitana Circo Massimo quindi l’uscita consigliata della metro B è proprio quella. Se se vuole arrivare con l’autobus, ci sono il 118, il 628 ed il 760.

I biglietti sono ancora disponibili su Ticketone e nelle rivendite autorizzate: 92 euro per la Poltronissima, 80,50 euro per il settore A, 69 euro per il settore B, 57,90 euro per il settore C e 46 euro per il settore D.

La scaletta

  • Atto I
  1. L’origine del mondo
  2. Il diluvio di tutti
  3. La tavola di Smeraldo
  4. Vuota dentro
  5. Visioni ad Harran
  6. Alchimia
  7. Etereo
  8. Il progetto dell’anima
  •  Atto II
  1. La leggenda di Cristalda e Pizzomunno
  2. Il timido ubriaco
  3. Il solito sesso
  4. Atto di forza
  5. Ti sembra normale
  6. Mentre dormi
  7. Cara Valentina
  8. Se soltanto
  9. Un brivido a notte
  10. La vita com’è
  11. Sotto casa
  12. Una musica può fare
  13. Verso un altro cielo immenso

La cittadinanza onoraria di Vieste

In realtà c’è stata già un’anteprima lo scorso 31 luglio a Vieste con un concerto-evento davanti al famoso monolite Pizzomunno, protagonista de La leggenda di Cristalda e Pizzomunno, brano portato con successo sul palco del Teatro Ariston nell’ultimo Festival di Sanremo.

In questa occasione il sindaco Giuseppe Nobiletti ha consegnato la pergamena di cittadino onorario al cantautore, proprio per la canzone La leggenda di Cristalda e Pizzomunno che ha contribuito in modo significativo alla promozione e alla conoscenza della città di Vieste.

La leggenda

A Vieste viveva il giovane Pizzomunno, uno dei pescatori più belli dell’intero borgo, amato da tutte le ragazze del paese. Il suo cuore, però, batteva solo per la splendida, bionda Cristalda, dolce compaesana che come lui era fra le più corteggiate. Il loro amore, puro e splendido, procedeva in maniera candida, fra il lavoro di lui in mare e le lunghe attese di lei, sulla riva, che gioiva ogni volta come la prima nel vederlo tornare.

Ma le leggende non sono certo tutte rose e fiori, e quelle che parlano di amori contrastati men che meno: Pizzomunno, nel suo vagare per mare, s’imbatteva come tutti i pescatori nelle mitologiche sirene, esseri che vivevano per il loro ego, e trovavano infinita gioia nell’attrarre gli uomini, soggiogarli, renderli schiavi.

Il bel Pizzomunno era la preda prediletta delle sirene, che ogni giorno cercavano d’incatenarlo con i loro canti e le loro lussuriose lusinghe, promettendogli fedeltà eterna e addirittura abdicandogli la loro libertà.

Ma Pizzomunno amava Cristalda di un amore sì forte che m’hai lo ha abbandonato, e nemmeno per un attimo gli ha fatto pensare di cedere alle lusinghe delle sirene. Queste, ferite nell’orgoglio, hanno allora bramato una terribile vendetta contro il giovane, e proprio mentre Pizzomunno abbracciava la sua bella in riva al mare, sono emerse dalle acque trascinandola per sempre via con loro.

Per il dolore Pizzomunno quel giorno si trasformò nel monolite che da lui prende il nome e ora si staglia nel profilo del cristallino mare di Vieste. Qui Pizzomunno ogni 100 anni può rivedere la sua Cristalda, che solo per una notte può emergere dal mare: una notte in cui Pizzomunno, riprese le sue fattezze umane, può amarla fino all’alba di un nuovo giorno che sarà il centesimo del loro conto alla rovescia d’amore.