Edoardo Bennato: “Questo disco rappresenta il Bennato pensiero”

Edoardo Bennato: "Questo disco rappresenta il Bennato pensiero", l'artista presenta il suo nuovo album alla stampa.

“Non c’è” è il nuovo album di Edoardo Bennato per la Sony Music (Legacy Recordings), disponibile  da venerdì 20 novembre nei digital store e pubblicato su cd e su doppio vinile. 

In “Non c’è” sono forti le due anime rock dell’artista: la versione della “prima ora” e quella  strettamente attuale. Senza bavaglio, Edoardo Bennato canta le contraddizioni della società, il  “mistero della Pubblica Istruzione”, l’universo femminile – sempre presente nella sua letteratura – e l’ironia “bennatiana” è attualizzata ed esasperata fino al paradosso. 

Già dalla copertina, “Non c’èsi sfoglia come un quotidiano che uscirà domani mattina e si legge come il manifesto della realtà

Otto i brani inediti in “Non c’è”: Geniale, Il Mistero della Pubblica Istruzione, L’uomo nero (feat.  Clementino), La bella addormentata, La realtà non può essere questa (feat. Eugenio Bennato),  Maskerate, Non c’è, Signore e signori. 

Quindici i brani di repertorio che hanno segnato la carriera artistica di Edoardo Bennato, tra i più  geniali cantautori della scena musicale italiana: Bravi ragazzi, Cantautore, Dotti medici e sapienti,  Feste di piazza, Italiani, L’isola che non c’è, La verità, Le ragazze fanno grandi sogni, Mangiafuoco,  Non farti cadere le braccia, Perché (feat. Morgan), Relax, Salviamo il salvabile, Tutti, Un giorno credi. 

“Mi trovo bene con lui, è un genio, ed è anche più pazzo di me – ha dichiarato Bennato nella conferenza stampa di presentazione del progetto su Zoom in merito al duetto con Morgan – È uno che anche se sembra impazzito, dice delle cose giuste”.

Nel disco, anche i featuring di artisti che hanno stili diversi tra loro, unici, non sono affatto casuali:  il fratello Eugenio per La realtà non può essere questa (scritto a quattro mani e presentato durante  il lockdown dello scorso marzo); Morgan canta e suona il pianoforte nel nuovo “rockabilly” di Perché; infine, il flow targato Clementino, nella traccia L’Uomo Nero.  

“Questo disco rappresenta il Bennato pensiero, le sue schizofrenie nel bene e nel male. Siamo sull’orlo del baratro, ma ci salveremo. Questo è il Bennato pensiero del Bennato del 2020”, ha concluso.