Intervista a Do Your Thang: il disco, i live e le collaborazioni

Il collettivo musicale a Bellacanzone.it: "Non ci rivediamo in quello che c'è. Facciamo qualcosa che è senza tempo, in questo senso non apparteniamo ai canoni, non ci cataloghiamo in nulla, facciamo musica"


Da venerdì 10 giugno è fuori GANG THEORY” (distribuito da Believe), il primo album del talentuoso collettivo della scena urban romana DO YOUR THANG. Dopo diversi progetti da solisti, il collettivo romano si riunisce attraverso questo nuovo progetto con tutti e undici i suoi componenti: i rapper Pacman XIIPennyPanzWilliam PascalWhite BoyJekesa, il cantante SWED, i produttori Alan BeezRubber SoulBenjamin Ventura e Dj Dibba.  Abbiamo intervistato due di loro – William Pascal e White Boy – ed ecco cosa ci hanno raccontato.

Do Your Thang, l’intervista: la loro storia e il disco ‘Gang Theroy’

“GANG THEORY” è il risultato delle esperienze musicali di tutti i membri del DO YOUR THANG che si infilano e si adattano all’identità del collettivo, trovando all’interno del progetto il loro spazio e la loro autenticità.

Quando siete nati come collettivo?

Come collettivo nasciamo 10 anni fa dall’incontro di più realtà all’interno dell’underground romano, messe insieme sotto un unico nome principalmente per suonare alle serate. Poi con estrema calma ci siamo messi a lavoro su un progetto comune, tentando nuove strade e trovando il metodo più giusto per il disco di gruppo. La nascita del gruppo è nata dall’incontro di più realtà. È stato tutto in evoluzione, all’inizio eravamo quasi 20 membri, di cui ne rimangono solo 7 adesso. Alcuni sono andati via, altri sono stati sostituiti. Certo, magari l’idea di un progetto comune già esisteva anni e anni fa, ma non trovavamo il metodo giusto che convincesse tutti. È stato un processo molto lungo, da circa 10 anni facciamo musica dal vivo.

Come avete scelto i pezzi per l’album?

Scegliere i singoli è stato facile. Abbiamo stilato una lista per capire già quali potessero essere i potenziali singoli del disco, poi naturalmente alcune collaborazioni ci hanno facilitato la strada. Per rappresentare il progetto l’idea era quella di mostrare gli assi nella manica. ‘Trappole’, ad esempio, è stato un brano molto importante. Per quanto riguarda il progetto in sé, il nome è stato l’ennesima dimostrazione che non apparteniamo troppo ai canoni del rap italiano. Non ci rivediamo in quello che c’è, torna il discorso di ‘family’. Facciamo qualcosa che è senza tempo, in questo senso non apparteniamo ai canoni, non ci cataloghiamo in nulla, facciamo musica.

Qualcuno che vi piace del “rap italiano” c’è?

Salmo ci piace molto, ma anche Rovere. Roba ce n’è. Ovviamente ognuno di noi ha influenze molto diverse. Siamo pieni di ispirazioni diverse che poi confluiscono in un unico modo di fare musica, ognuno porta le sue radici. Spesso è stato detto che siamo un gruppo rap, old school, ma secondo noi c’è il rischio di creare confusione proprio perché cerchiamo di essere sempre trasversali.

Il primo live e le collaborazioni per il disco

Il 9 giugno avete organizzato una festa al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Com’è andata?

Dopo la situazione pandemica abbiamo deciso di riavvicinarci e festeggiare tutti insieme al Palazzo delle Esposizioni il nostro progetto. Il party è stato diviso in due parti: la prima per gli addetti ai lavori e la seconda invece per tutti. Da quando ci siamo rimessi in carreggiata non c’è stato un giorno in cui non eravamo super carichi, quella serata è stata la consacrazione. Ci sono persone che ci seguono da sempre e che ci tenevano quanto noi.

Le collaborazioni nel progetto discografico, invece, come sono nate?

Nascono innanzitutto dalla stima e dal rispetto reciproco, con Peyote e Colle Der Fomento già c’è un’amicizia. Ensi è stata una delle ultime personalità con cui ci siamo confrontati. Con tutti si è creato un bel rapporto di stima reciproca, decidendo di chiamarli proprio per questo. Avremmo probabilmente voluto invitare l’invito anche ad altri ospiti, però l’idea era di non fare un mixtape, questo avrebbe potuto distogliere l’attenzione.

L’ultima domanda non può non essere sui live. Quando e dove potranno ascoltarvi dal vivo i fan?

A breve annunceremo la data a Roma, dovrebbe essere il 22 luglio a Parco Schuster, in zona San Paolo. Intanto siamo fuori con il pre-order con il merchandising: magliette etc.