Le pagelle fashion della Rosanna Cancellieri dei Povery: il video di “Mille”

Le pagelle fashion della Rosanna Cancellieri dei Povery: il video di "Mille" con Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti.

Pensavate fosse tutto finito a febbraio, credevate di avermi relegato nel recinto speciale, limitato e circoscritto, della Settimana Santa Sanremese e invece no, eccomi qui, di nuovo, a mia grande richiesta: siccome fa troppo caldo, smetto i miei panni da desperate sciura e, cospargendo idealmente il mio corpicione di polvere di stelle e diamanti taglio Marquise, torno a essere ciò per cui sono nata, la Rosanna Cancellieri dei Povery, pronta tanto a fustigare senza pietà le cadute di stile quanto a sdilinquirmi per i più arditi ghirigori della grammatica della moda.

A risvegliare la mia foga Cancellieristica è stato il rutilante video del tormentone per eccellenza dell’estate 2021: la swing-pop song “Mille” firmata dal trio delle meraviglie Fedez, Oriettona Nazionale e Achille Lauro

Per cominciare, encomio speciale alle ambientazioni scelte per il video: prima un salone di bellezza in stile American Graffiti, con tanto di sciurette bigodinate e riviste patinate di ordinanza; poi una villa con piscina, con nuotatrici sincronizzate in cuffietta Anni ’60 fiammante e stacco di gamba da Route 66. I primi a comparire su sedie da barbiere sono Fedez e Achillone con sguardi I wannabe Amanda Lear, e poi tocca a lei, la Divina, Orietta Kween Berti, che non appare, PROROMPE sullo schermo in un trionfo di lustrini e paillettes colorate, incorniciata in uno specchio contornato da phon conturbanti che enfatizzano una già sontuosa permanente. Il balletto con i ventagli di piume blu elettrico sulle note del ritornello è già stato approvato in Paradiso, direttamente da Carla Fracci.

Comunque, bando alle ciance, qui si parla di moda e allora occupiamoci dei look, per i quali i tre compari hanno scelto di confermare gli stilisti che li hanno abbigliati in occasione di – e come ti sbagli – Sanremo 2021. 

Fedez

Fedez sta a Versace come l’Omino Michelin alla mia linea: in “Mille” assistiamo a un profluvio di camicie “Miami Style dei ruggenti Anni Novanta” con le stampe iconiche del brand portate al massimo del parossismo, tanto da debordare su pantaloni e scarpe, fino a finirci violentemente negli occhi, come un pugno fatato che ci proietta direttamente in un sogno lisergico a metà tra il “pesc’a’pesc’” di Gomorriana memoria e una puntata de “Il Boss delle Cerimonie” dedicata a un pre-diciottesimo. Esagerato? Sì, ma è estate, quindi ci piace, datecene di più. 

Voto: 80 voglia di una serenata a Mergellina.

Achille Lauro 

Achille Quadro Vivente Lauro torna in total look Gucci, ormai testimonial algido e intrigante più che mai, con capello ossigenato che lo introduce a mo’ di sipario sul gran palcoscenico della vita. Tra completo giacca/pantalone rosa pesca, stiletti in cuoio in tinta pastello e morbide camicie di seta con stampe variegate, in alcuni frangenti ci sembra di essere stati catapultati a Cali, pronti a tirare un brutto scherzo a quelli del cartello di Medellín… ma, invece no, si finisce in bungalow a spogliarsi per ballare un twist all night long.

Voto: 8,5

Orietta Berti

Sappiamo bene che Achille Lauro e Orietta Berti si affidano allo stesso stylist, Niccolò Cerioni: così, per la canzone dell’estate di certo non potevano che tornare prepotentemente le ormai celeberrime e imitatissime capesante di Oriettona, a ornare gli abiti sbrilluccicanti creati da GCDS di Giuliano Calza, per ritirare i quali, a Sanremo, RICORDIAMOLO, Orietta rischiò l’arresto per aver violato il coprifuoco. Di fronte a cotanta grandezza, noi non possiamo fare altro che chinare la fronte al Massimo Fattore Fashion, che nelle paillettes fuxia e celesti di Orietta si rifrange all’ennesima potenza e si riversa su tutti noi, come un miracolo di luce ed eccesso. Grazie, Ory, ti confermi la nostra regina: questa estate ci hai risolto davvero un bel problema, tanto che, almeno per il tempo della canzone, riusciamo a non pensare agli altri mille.

Voto: Mille, what else?

LEGGI LA NOSTRA RECENSIONE DI “MILLE”