Cos’è il grooming?

Cos'è il grooming? Ci sono diversi significati di questa parola, tuttavia in questo articolo andremo a parlare di cosa vuol dire nel mondo della moda, soprattutto per quanto riguarda gli uomini. Prendersi cura della propria barba, baffi, capelli ormai è diventato all'ordine del giorno: ecco tutto quello che c'è da sapere su questa tendenza!

Avete mai sentito parlare di grooming? In realtà esistono diversi significati di questa parola. In etologia – come riporta Treccani – si tratta del comportamento di pulizia del mantello o della pelle esibito da molti mammiferi, il quale, quando sia svolto reciprocamente, assume anche un significato di consolidamento dei legami e riaffermazione delle gerarchie tra i membri di un gruppo sociale.

Non solo. Con la parola grooming viene descritto anche l’adescamento di un minore su Internet tramite tecniche di manipolazione psicologica per ottenere la sua fiducia e poi abusarne. In questo articolo non vi andiamo a parlare di questi due significati, ma del terzo, quello che arriva dal mondo della moda.

Il grooming nella moda

Si tratta di un termine che anche nella moda ha diverse interpretazioni: per alcuni indica la fase intermedia nella creazione di un’acconciatura. In parole povere è la forma che viene data ai capelli appena dopo il lavaggio, quando vengono applicati dei prodotti che possono aiutare a dare un certo ordine prima di iniziare il lavoro vero e proprio. Un passaggio davvero importante, soprattutto per chi ha i capelli lunghi.

Per altri il grooming indica la beauty routine degli uomini. Prendersi cura della propria barba, baffi, capelli ormai è diventato all’ordine del giorno. Basti pensare che il Centro Studi di Cosmetica Italia, come riporta Repubblica, ha calcolato in una percentuale del 24 per cento i consumi maschili sul fatturato mondiale del comparto bellezza nel nostro Paese nel 2016 con una spesa totale di 166 milioni circa, dei quali 69 milioni spesi per saponi e prodotti per la barba, 41 milioni per la cura della pelle e il restante per dopobarba.

Sono invece 402 i milioni di euro spesi per profumi e fragranze. “È un fenomeno che sta lentamente crescendo – ha dichiarato il prof. Leonardo Celleno, dermatologo e presidente dell’Aideco (Associazione italiana dermatologia e cosmetologia) – mentre prima magari ci si accontentava di ‘rubare’ il cosmetico alla moglie, oggi l’uomo quando va in farmacia o profumeria chiede anche per se stesso […] È un aumento dell’attenzione del maschio verso quei problemi estetici di benessere cutaneo che prima erano fenomeni riservati quasi esclusivamente alla donna”.

Prendersi cura di se stessi sì, ma bisogna stare attenti agli errori banali da non commettere. Iconmagazine ha stilato una top 5 in cui troviamo: non bisogna spruzzare troppo profumo, vietato mangiare le unghie, non si deve mettere troppo gel nei capelli, non è necessario definire eccessivamente le sopracciglia, l’abbronzatura va fatta con moderazione.