Fiorella Mannoia: "A maggio dobbiamo ripartire. Ultimo? Curioso e sensibile", ecco cosa ha dichiarato l'artista nel corso della conferenza stampa di presentazione del disco "Padroni di niente".
Esce venerdì 6 novembre “Padroni di niente”, il nuovo album di inediti di Fiorella Mannoia, disponibile in pre-order in formato CD e in VINILE, quest’ultimo sarà disponibile nei negozi da venerdì 20 novembre. L’artista ha presentato questo nuovo lavoro con una conferenza su Zoom: “Questo disco è stato concepito durante il lockdown, quando tutti eravamo chiusi in casa e ci interrogavamo sul senso della nostra vita. Addirittura si parlava di nuovo Umanesimo. Eravamo tutti sospesi, a come ci siamo ritrovati, a dove stavamo andando, all’essenzialità. Questo era il pensiero di quei momenti e questo album è frutto di quei pensieri. Tutti i libri, film, dischi risentono del momento in cui sono stati scritti. Eravamo tutti connessi gli uni agli altri“.
Tante le domande sul futuro della musica dal vivo in Italia: “Si naviga a vista, stiamo valutando quando, come, visto che stiamo navigando in questo mare che muta e che non riusciamo a frenare. Vi daremo notizie su quello che faremo, perché quella data era stata scelta proprio nella giornata mondiale contro il femminicidio. Ci stiamo lavorando”.
“A maggio noi dobbiamo ripartire, a teatro pieno, a teatro dimezzato, ma dobbiamo ripartire – ha continuato – Questo è il vero modo per aiutare i lavoratori dello spettacolo. Dobbiamo rimettere in moto la macchina per aiutare anche noi stessi, perché è il nostro lavoro. Noi dobbiamo chiedere a gran voce che i lavoratori vengano tutelati. Il governo deve preoccuparsi dei 250mila lavoratori, quindi deve prendersi l’impegno. Ovviamente anche noi dobbiamo aiutare e nessuno ci vieta di mettere dei soldi dentro i fondi”.
Un album che racconta proprio le riflessioni nate nelle difficili settimane della primavera 2020, riflessioni che ciascuno può riconoscere come proprie, emerse in quei “giorni chiusi”, per citare la canzone di Ultimo che ha anticipato l’uscita dell’album, sperando che abbiano presto “un prato per volare fuori”.
“Le collaborazioni nascono perché devono nascere. Ci deve essere già un legame di amicizia o di piacevolezza nello stare insieme. Una visione comune di quello che c’è. Noi ci siamo conosciuti a casa di un amico comune, ci siamo piaciuti. Lui è molto introverso, ma curioso e sensibile. Niccolò, Ultimo, è forse uno dei pochi che scrive delle canzoni che arrivano al cuore, alla testa, magari anche ai piedi per ballare. Quando scrivi canzoni metti d’accordo tutti, infatti il suo pubblico è trasversale“.
Così come nel precedente disco anche qui torna la formula della “canzone sospesa”, che prende spunto dalla tradizione napoletana del “caffè sospeso”. Fiorella condivide uno spazio nel proprio album con un’artista emergente, la cantautrice Olivia XX con cui duetta sulle note di “Solo una figlia” (ultimo brano, che racconta le storie difficili, tragiche, di due giovani ragazze).
“Olivia l’avevano fatta ascoltare a Carlo Di Francesco. Spesso arrivano dei giovani che si fanno ascoltare da lui. Ho pensato ‘Beh, perché non invitarla?’. L’anno scorso è successo con Antonio Carluccio e questa volta con Olivia XX. Mi piacerebbe anche in futuro dare spazio a giovani che vogliono farsi conoscere”.