Elena Mil è la vincitrice assoluta di Musicultura 2025

Alla band Abat-jour la Targa della Critica e il Premio Nuovo Imaie, ad Alessandra Nazzaro il Premio “La casa in riva al mare”.

Vincitrice assoluta di Musicultura 2025

“Ho iniziato a fare musica appena un anno fa, tutto questo non mi sembra vero. Ringrazio di cuore  il pubblico qui presente: i loro sguardi mi hanno dato un’energia pazzesca” ha detto visibilmente  commossa Elena Mil, 24 anni, di Milano che dal maestoso palco dello Sferisterio di Macerata,  accompagnata solo dal suo ukulele, ha conquistato il titolo di Vincitrice assoluta della XXXVI  edizione di Musicultura, con la canzone “La ballata dell’inferno”. 

“Dedico la mia vittoria ai ragazzi che ho conosciuto qui, con cui ho condiviso un’esperienza  potentissima, al pubblico di Musicultura e a mia madre che mi ha sempre sostenuto nel mio desiderio  di fare musica” ha aggiunto la cantautrice milanese. 

Elena Mil ha “stregato” il pubblico dello Sferisterio e grazie ai voti dei 4800 presenti nelle due serate  finali del Festival ha conquistato i 20 mila euro del Premio Banca Macerata che investirà nel suo  primo album e il Premio per il miglior testo di 2.000 euro decretato delle giurie universitarie di  Musicultura. 

La cantautrice milanese ha prevalso sugli altri sette artisti vincitori finalisti del Festival: Alessandra  Nazzaro di Napoli con la canzone Ouverture”, Frammenti di Treviso con “La pace, Ibisco di Bologna con Languore, ME JULY di Benevento con “Mundi”, Moonari di Roma con “FunamboliAbat-jour, Rieti con “Oblio” e Silvia Lovicario di Nuoro con “Notte”. 

Elena Caglioti, in arte Elena Mil, nella sua canzone immagina la strana discesa agli inferi di una  ragazza che si ritrova alle prese con un ambiguo “niente” che sembra essere all’origine di un dolore  incomprensibile. “La ballata dell’inferno” è il suo primo brano, nato da un flusso di coscienza, in un  pomeriggio di otto anni fa, e mai ritoccato. 

Doppietta di premi per i giovanissimi Abat-jour di Rieti, Marcello, Adriano, Liam, Gabriele e Ismail,  tutti nati dopo il 2004, che con la canzone “Oblio” si sono aggiudicati La Targa della Critica Piero  Cesanelli di 3.000 euro e Il Premio Nuovo Imaie, un riconoscimento di 10.000 euro per la  realizzazione di una tournée.

Ad Alessandra Nazzaro di Napoli è andato il Premio La casa in riva al mare di 2.000 euro decretato  da una giuria di detenuU della Casa di reclusione di Barcaglione di Ancona, impegnaU in un percorso  laboratoriale musicale del FesUval. Grazie ad un permesso speciale, Valerio e Petrit, in  rappresentanza della giuria della Casa di reclusione, hanno consegnato il premio ad Alessandra  Nazzaro sul palcoscenico dello Sferisterio. Un’importante iniziativa di integrazione culturale per la  rieducazione e il reinserimento del detenuto, promossa dal Garante dei diritti della persona della 

Regione Marche Giancarlo Giulianelli, segnalato nel 2024 come best practice dal Ministero della  Giustizia, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria. 

La finalissima di Musicultura, condotta brillantemente dall’inedita coppia Carolina Di Domenico e Fabrizio Biggio, ha visto l’esibizione di Antonella Ruggiero.  

“E’ sempre una meraviglia tornare su questo palco – ha detto l’artista – mi piacciono molto i testi e  le musiche di questi giovani talenti, sono una grande speranza per il futuro, auguro loro il meglio”. 

Sulle note di “Amore lontanissimo” (1998) e “Una miniera” dei New Trolls (1969) Antonella  Ruggiero, ha incantato il pubblico con la sua voce cristallina, avvolgente e i suoi intensi virtuosismi,  inarrivabile anche nelle esecuzioni delle celebri “Vacanze Romane” (1983) e “Ti sento” (1985). 

Nelle 36 edizioni del Festival si è visto utilizzare ogni tipo di strumento musicale, ma l’attore comico  Valerio Lundini ha sorpreso tutti nella finalissima suonando “Oh! Susanna” con i tasti di un vecchio  telefono fisso, numeri che hanno aperto una spassosa e surreale telefonata con un napoletano  emigrato in Australia. 

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A Musicultura il ritorno dell’’extraterrestre della musica italiana, Eugenio Finardi: “le Marche sono  la mia regione preferita e dove Musicultura mi ha portato fortuna”. Il cantautore milanese si è esibito  con “La battaglia” dedicato alla paternità e al suo aspetto conflittuale tra il voler riprodurre le  proprie idee in un figlio o lasciarlo libero di volare e “I venti della luna”, due brani del suo  recentissimo album “Tutto” che celebra i 50 anni della sua carriera musicale. Applauditissimo, ha  chiuso la performance con la sua “Extraterrestre” (1978). “Cercate la vostra verità – ha consigliato 

Finardi ai giovani artisti vincitori- niente scorciatoie o furbate .. esprimete sempre la vostra verità e  non ve ne pentirete mai”. 

La serata finale di Musicultura, in direfa su Rai Radio 1, ha visto anche gli intervenU dalla Stazione  Bus del canale di Marcella Sullo, Duccio Pasqua e John Vignola

“Una finalissima col botto, con la soddisfazione di accorgersi come sia il pubblico che i grandi ospiti  comprendano e apprezzino l’unicità della formula di Musicultura – ha commentato Ezio Nannipieri direttore artistico di Musicultura – Un’edizione segnata da artisti che hanno scritto la storia della  canzone, da una conduzione brillante, grazie all’alchimia tra Carolina Di Domenico e Fabrizio Biggio  e dalla meraviglia di trovarsi di fronte alle canzoni, tra loro diversissime, dei vincitori, tutte sincere e  con un loro perché. Questi giovani artisti meritano un grazie. In quanto alla prescelta dal pubblico,  Elena Mil è bello rilevare il carico di emozioni che ha saputo trasmettere con la sua voce, un ukulele  e una storia da raccontare”. 

Main Media Partner del Festival della Canzone Popolare e d’Autore è la Rai, con Rai Radio1, Rai 2,  TgR, Rainews24, Rainews.it, Rai Italia e RaiPlay

Si potranno rivivere le intense emozioni delle serate finali di Musicultura 2025 il 15 luglio su Rai 2,  in seconda serata, nel programma diretto da Duccio Forzano.

Rai Italia diffonderà uno speciale Musicultura, firmato da Roberta Ammendola, nei cinque  continenti: America Asia Europa Africa e Oceania. 

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