Ultimo contro Sanremo: “Questo non è il Festival del popolo”

Ultimo contro Sanremo: "Questo non è il Festival del popolo", ecco le nuove dichiarazioni del cantante in merito al suo secondo posto nella sessantanovesima edizione del Festival della Canzone Italiana. Il televoto ha premiato lui, tuttavia i voti della Giuria D'Onore e della Sala Stampa hanno ribaltato il risultato.

Continua la polemica di Ultimo nei confronti del Festival di Sanremo. Il secondo posto non gli è andato giù. Lui punta sempre all’eccellenza e non al buono, l’ha detto lui stesso in conferenza stampa al termine della sessantanovesima edizione. Quella conferenza stampa che l’ha portato a scontrarsi con quei giornalisti che nel corso della settimana gliel’avrebbero “tirata” in merito all’ipotetica vittoria.

Sì, perché Ultimo veniva dato per favorito da tutti già dalle settimane precedenti l’inizio della kermesse canora di mamma Rai. Poi però è stato Mahmood con la sua “Soldi” ad avere la meglio e il sogno è svanito. Al televoto è stato Ultimo il favorito, ma il giudizio della Giuria D’Onore e quello della Sala Stampa hanno ribaltato tutto, portando il cantante italo-egiziano al trionfo.

Secondo il pupillo di Fabrizio Moro non è giusto. Il suo pubblico avrebbe speso soldi inutilmente. “La gente ha votato, spendendo soldi, per quattro sere – ha detto su Instagram Stories -, e poi il risultato è stato ribaltato da 8 persone e 30 giornalisti. Questo non è il Festival del popolo”.

E ha continuato: “Faccio questo video perché sto leggendo un sacco di articoli con cattiverie e cazzate – ha detto -. Voglio ringraziare le tante persone che mi stanno inviando messaggi d’affetto, d’amore e di sostegno. Siete tanti, più di quanti pensano loro. La mia incazzatura è molto semplice. Mi chiedo come sia possibile che il Festival di Sanremo dia l’opportunità di televotare da casa, quindi di spendere dei soldi. La gente vota da casa, spendendo dei soldi. Noi siamo riusciti a prendere televoti per il 46,5 per cento, un altro artista arriva al 14 per cento. Questa differenza di oltre il 30 per cento viene completamente ribaltata dal giudizio di giornalisti, gli stessi che quando annunciano sul palco che Il Volo è arrivato terzo esultano come se stessero allo stadio gridando ‘pezzi di me***’ e che mentre parlo io gridano ‘stro***tto, deficiente, vai a casa, imbecille, cog*****”.

Ultimo si chiede come sia possibile che il giudizio del pubblico sia stato ribaltato da otto persone della Giuria d’Onore (che a suo dire c’entrano poco con la musica) e dai giornalisti: ” Come è possibile? Allora mi viene da pensare che non è il festival scelto dal popolo, ma scelto dai giornalisti. Allora non fate votare la gente, non fate spendere soldi per quattro serate alle persone. Io mi sento in colpa e sono dispiaciuto per le persone che hanno votato da casa. Io vi chiedo scusa in prima persona per questo impegno che non ha dato i suoi frutti. Detto questo, non ne parlerò più e spero di chiudere questa pagina per aprirne altre mille più belle”.