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Giletti attacca Baglioni? “No a censure”, e ospita Carone e Dear Jack a Non è l’Arena

Giletti attacca Baglioni? "No a censure", e ospita Carone e Dear Jack a Non è l'Arena

Massimo Giletti attacca Claudio Baglioni? "No a censure", e ospita Pierdavide Carone e Dear Jack a Non è l'Arena nella puntata di domenica 13 gennaio 2019. Il cantautore e la band esclusi dal Festival di Sanremo 2019 saranno per la prima volta in tv ad eseguire il brano dal vivo e a parlare delle polemiche in merito alla loro esclusione dalla kermesse canora.

No a censure, vi aspetto domenica a #nonelarena @DearJackOf @Carone_Official #giustiziapercaronedearjack“, questo il tweet pubblicato dal profilo di Non è l’Arena in seguito alla conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo 2019 in cui si è parlato dell’esclusione di Pierdavide Carone e dei Dear Jack dalla kermesse canora di mamma Rai con il brano “Caramelle” (testo e audio di “Caramelle”).

“Ho cercato di spiegare a Pierdavide Carone, ma il messaggio è caduto nel vuoto, forse era un numero vecchio. Non c’è alcuna intenzione di censura. L’anno scorso aveva presentato un pezzo buono che era arrivato in prossimità delle 20 canzoni che avevamo scelto”, ha detto il direttore artistico in merito alla polemica nata nei giorni scorsi.

Carone e i Dear Jack hanno accettato l’invito di Massimo Giletti, così domenica 13 gennaio saranno ospiti di Non è l’Arena su La7 in prima serata per eseguire per la prima volta sul piccolo schermo il loro brano e per parlare di quanto accaduto al Festival.

Pochi versi in prima persona disegnano due autoritratti a cui non manca nulla per mettere a fuoco perfettamente i protagonisti di questa canzone tagliente, che non lascia spazio a interpretazioni. Pierdavide Carone parla con coraggio del drammatico tema della pedofilia, dipingendo con la consueta efficacia dei suoi versi densi di parole due situazioni assimilabili di violenza. Marco e Marica, dieci anni il primo, quindici la seconda; due vite straordinariamente normali, nei vissuti, nei sentimenti e nei dettagli.

Abbiamo avvertito davvero una censura, anche da parte dalla Rai. Avremmo dovuto presentare Caramelle in altri programmi. Forse non era adatta per certi orari? Per un certo tipo di pubblico? A riprova che la pedofilia è ancora un tabù”, ha dichiarato Lorenzo Cantarini, leader della band, in merito all’esclusione, attraverso un’intervista al Corriere della Sera.

“Sono molto deluso, in primis da Claudio Baglioni. Con il direttore artistico di Sanremo c’era un rapporto di stima, abbiamo anche duettato insieme. È un cantautore e mi sarei aspettato più empatia visto il tema del brano. È più facile dire di sì a un argomento scottante quando c’è il patrocinio di un gigante della musica (com’è accaduto per Nanì con Lucio Dalla, ndr). Se avessi portato Caramelle con una star della musica, l’avrebbero presa. So che era piaciuta, dunque il problema era in chi la presentava: è grave e anche un po’ razzista“, ha detto invece Carone (ecco tutti gli esclusi da Sanremo 2019).